Con Antoci la mafia non aveva “babbiato”. A dimostrarlo è la massiccia operazione “Nebrodi” conclusa stanotte da Carabinieri e guardia di Finanza.
La vicenda di Giuseppe Antoci e le oscure trame della “mafia dei pascoli” sono state accuratamente ricostruite dal giornalista della «Gazzetta del Sud» Nuccio Anselmo insieme allo stesso Antoci nel libro “La mafia dei pascoli. La grande truffa all’Europa e l’attentato al Presidente del Parco dei Nebrodi”.
«Si è avverato quello che avevamo preconizzato e scritto nel libro» ha dichiarato Anselmo al nostro Ufficio Stampa «Ciò, a dispetto delle sottovalutazioni e dei “mascariamenti” che in questi mesi sono stati tentati anche da articolazioni dello Stato. La mafia si combatte con i fatti e non con le parole. In questa operazione sono insite le ragioni dell’attentato Antoci che ha dato molto “fastidio” ai clan mafiosi tortoriciani».
Grande soddisfazione è stata espressa da Antoci: «Ringrazio le forze dell’ordine – ha subito dichiarato – la DDA di Messina, i Carabinieri dei ROS, la Guardia di Finanza e gli uomini della mia scorta. Ho potuto fare quello che ho fatto perché quella notte loro mi hanno salvato la vita».
Di Giuseppe Antoci e della sua capacità di tenere lontana la temuta “mafia dei pascoli” dagli affari milionari che si aggiravano intorno al Parco dei Nebrodi e alle contestuali truffe all’Unione Europea, del suo coraggio nello sfidare Cosa Nostra, si è parlato molto. Il «Financial Times» ha pubblicato su di lui un lungo servizio, la trasmissione RAI «I nuovi eroi» ha dedicato ad Antoci la prima puntata della stagione 2019. Per Andrea Camilleri «Giuseppe Antoci è un eroe dei nostri tempi».
La sua storia di legalità e coraggio è stata raccontata nel libro scritto a quattro mani con il giornalista Nuccio Anselmo «La mafia dei pascoli. La grande truffa all’Europa e l’attentato al Presidente del Parco dei Nebrodi». Il volume è arricchito dalla prefazione di Gian Antonio Stella.
Antoci racconta a Nuccio Anselmo la sua esperienza, e il coraggio di tanti altri servitori dello Stato che gli hanno consentito di andare avanti nella sua battaglia.
Milioni di euro guadagnati per anni in silenzio da Cosa nostra. Un business “legale” e inesplorato. Boss che riuscivano inspiegabilmente ad affittare tanti ettari di terreno nel Parco dei Nebrodi, in Sicilia, terrorizzando allevatori e agricoltori onesti, li lasciavano incolti e incassavano i contributi dell’Unione Europea perfino attraverso “regolari” bonifici bancari. Un meccanismo perverso che si perpetuava di famiglia in famiglia e faceva guadagnare somme impensabili. Un affare che si aggirerebbe, solo in Sicilia, in circa tre miliardi di euro potenziali negli ultimi 10 anni. E nessuno vedeva o denunciava. Fino a quando in quei boschi meravigliosi e unici al mondo non è arrivato Giuseppe Antoci, che è riuscito a spazzare via la mafia dal Parco realizzando un protocollo di legalità che poi è diventato legge dello Stato ed oggi è applicato in tutta Italia. Cosa nostra aveva decretato la sua morte. La notte tra il 17 e il 18 maggio 2016 Antoci è stato vittima di un attentato, dal quale è uscito illeso solo grazie all’auto blindata e all’intervento armato del vice questore Daniele Manganaro e degli uomini della sua scorta.
Ma la vicenda di Antoci, per essere compresa va inserita in una storia più ampia. Per questo motivo Anselmo racconta nel libro della catena di omicidi ancora irrisolti avvenuti in quelle terre, di Cosa nostra barcellonese e dei Nebrodi, del primo grande processo contro il racket dei clan tortoriciani e delle dinamiche mafiose del territorio.
Giuseppe Antoci è stato Presidente del Parco dei Nebrodi dal 2013 al 2018. Per il suo impegno civile e la sua lotta alla mafia Andrea Camilleri lo ha definito «Un eroe dei nostri tempi» e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha insignito dell’Onorificenza di “Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana”. Tra i molteplici Premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali, il «Financial Times», nel novembre 2018, gli dedica la prima pagina e la copertina del magazine allegato.
Nuccio Anselmo, giornalista e scrittore, è cronista di giudiziaria della «Gazzetta del Sud». Si è occupato di tutti i più importanti fatti di criminalità in Sicilia tra cui quelli sulla trattativa Stato-Mafia. È stato segretario regionale dell’Ordine dei giornalisti.