“…perché il poter fare aperta guerra ad uno principe è conceduto a pochi, il poterli congiurare contro è concesso a ciascuno” (N. Machiavelli)

Esce per Rubbettino in libreria il 3 dicembre “Sulle congiure”, la raccolta di tutte le pagine che Niccolò Machiavelli ha dedicato al tema, ampiamente commentate e curate da Alessandro Campi.
L’argomento, ricorrente in tutte le opere dell’autore, assume in questo volume una collocazione definitiva e dà origine all’opera su cui probabilmente Machiavelli si è interrogato una vita, in conflitto tra esperienze personali, morale e la necessità di un’analisi approfondita.
Le congiure sono per Machiavelli una pratica nefasta da cui mettere in guardia, un caos perpetuato che non conduce mai all’ordine Repubblicano cui dovrebbe aspirare una società civile, ma allo stesso tempo esercitano su di lui un fascino nuovo rispetto all’analisi politica tradizionale.
Supera l’avversione morale individuando proprio nella congiura una tra le modalità da sempre più usate nella lotta per il potere. Sia essa una forma di ribellione o di repressione, di accentramento di potere, o dal fine democratico, rappresenta un punto di rottura della società che Machiavelli indaga nei suoi aspetti causali e consequenziali.
La suggestione data dal lato occulto che la congiura rappresenta nell’ordine calcolatamente interessato della politica, dalle passioni umane, “eterne” per lo scrittore e contingenti nelle azioni private quanto in quelle pubbliche, aggiungono sfumature e contraddizioni interessanti nella loro attualità, danno una nuova chiave di lettura alla cieca determinazione dei politici, alla capacità di fare ma soprattutto di disfare alleanze ideologiche in un valzer di inimicizie che spesso lascia spaesati.
Lo scopo raggiunto dell’opera, fedele al pensiero politico e umano del Machiavelli, è quello di creare una riflessione sulle congiure che racchiude in sé i singoli casi specifici inquadrati nel contesto storico, in modo da poter ricondurre l’insieme a un modello, a una rappresentazione unitaria dalla quale far emergere criteri d’azione validi nel passato, come nel presente.
Non si tratta infatti di un fenomeno relegato ad un periodo storico superato, ma si riscontra, in maniera meno violenta, ma più subdola, anche ai giorni nostri.
La fenomenologia della congiura che Campi fa emergere da questa raccolta e che completa la “teoria generale della congiura” già immaginata da Machiavelli, poggia le sue fondamenta sul giusto equilibrio tra l’analisi psicologica dei congiurati e le regole pragmatiche, tra la forte ambizione personale e la casistica storica, offrendo ai lettori nuovi strumenti di analisi, oltre che un ampio affaccio interno su aspetti della sfera politica con cui bisogna fare i conti, per non essere ciechi di fronte a quelle che sembrano manovre incomprensibili nelle sale del potere.

Il libro
Il tema delle congiure ricorre con frequenza nelle opere di Machiavelli. Ad esso ha dedicato uno dei capitoli più famosi dei Discorsi, composto inizialmente alla stregua di un trattato autonomo. Ma storie di intrighi e cospirazioni ricorrono di continuo nelle Istorie fiorentine come nei suoi scritti di natura diplomatico-cancelleresca. Si parla diffusamente di trame e macchinazioni politiche nel Principe (nel capitolo XIX) come nei suoi testi storico-politici minori. Diversamente da altri autori classici, a partire da Sallustio, Machiavelli non si è però limitato alla descrizione di singole congiure. Di questa particolare ed estrema forma di lotta politica ha offerto una vera e propria teoria, mai tentata prima da altri pensatori. Ha classificato le congiure, ne ha individuato le diverse varianti storiche, ne ha messo in luce la dimensione tecnico- operativa, ne ha illustrato le fasi e le modalità di svolgimento, le motivazioni ideali, le giustificazioni d’ordine materiale e le matrici sociologiche. Soprattutto ne ha offerto una chiave di lettura eminentemente storico-politica, mentre per lungo tempo ci si era limitati a ragionare sulla psicologia dei congiurati. In questo volume si trovano raccolte – e ampiamente commentate – tutte le pagine che Machiavelli ha dedicato alle congiure. È il libro che non ha mai scritto, ma al quale ha probabilmente pensato per tutta la vita: di grande profondità e di straordinaria attualità.

L’Autore
Alessandro Campi insegna Storia delle dottrine politiche, Scienza politica e Relazioni internazionali nell’Università di Perugia. Ha curato saggi, volumi e antologie dei principali scienziati della politica. Nell’ambito delle celebrazioni machiavelliane del biennio 2013-2014 ha curato la mostra su “Il Principe di Machiavelli e il suo tempo” e quella su “Machiavelli e il mestiere delle armi”
È membro del comitato direttivo dell’Enciclopedia Machiavelli della Treccani.

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