Per il New York Times ““Black Souls” is the antithesis of a sensationalist splatter movie. There is not an operatic flourish to be seen in a film whose killings are executed with a coldblooded efficiency. This isn’t entertainment; it’s life and death.”
“Anime Nere è l’antitesi di un film splatter. Non c’è nulla di melodrammatico in un film in cui gli omicidi vengono eseguiti con cinica efficienza. Non si tratta di intrattenimento; ma di vita e morte”
Esce oggi a New York e da venerdì in tutto il territorio americano il film di Francesco Munzi “Anime Nere”, già acclamato dal New Tork Times e dal Village Voice.
Finalista al Festival del cinema di Venezia 2014 e al premio LUX 2013, candidato nella rosa dei migliori film italiani in corsa per l’Oscar nello stesso anno, il film di Munzi ricalca il successo del libro da cui è tratto, il best seller di Gioacchino Criaco edito da Rubbettino nel 2008.
Il romanzo, che fa parte della trilogia a cui appartengono anche Zefira e American Taste, racconta un nuovo sud, che rompe con la tradizione fatalistica della letteratura meridionale e mostra senza ipocrisie il volto del male, dandone la voce ai protagonisti: i cattivi, scomodamente sia vittime che carnefici.
Il Libro: Un noir mozzafiato, esploso dal ventre della Locride, gravido di segreti malcelati. Anime nere traccia la parabola esistenziale di tre giovani figli dell’Aspromonte che, bramosi di conquistare una vita diversa da quella ricevuta in dote, intraprendono un cammino fuori dalle regole. Danno e subiscono violenza, in un crescendo febbrile che dilagherà sempre più lontano: dal nord Italia all’Europa. I personaggi, Luciano, Luigi e la voce narrante, percorrono sino in fondo il sentiero di sangue da loro stessi tracciato. Sono contigui alla ‘ndrangheta. E cattivi. Ma alla loro cattiveria hanno contribuito in tanti. La distinzione fra il bene e il male è però netta, impietosa, anche se nella loro vita, oltre alla violenza e al dolore, c’è una realtà inaspettata, fatta di affetti, amore, arcaicità. E c’è il mondo modernissimo di Milano, dei traffici, della corruzione. Sulla loro strada incontrano trafficanti di droga, terroristi arabi, imprenditori, politici, in una commistione che riflette il volto impresentabile della Nazione.