Come faranno e cosa stanno già facendo i partiti per chiedere ai cittadini sostegno economico?
Quali sono le condizioni affinché il fundraising politico abbia successo in Italia?
Le risposte nel libro di Raffele Picilli e Marina Ripoli
Roma, 30 maggio 2014 – 31 maggio 2013-31 maggio 2014: ad un anno dall’annuncio dell’ex-premier Enrico Letta sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e a distanza di 3 mesi dall’emanazione della Legge in materia, Competere.EU – il think tank nato per elaborare e implementare politiche e pratiche per lo sviluppo sostenibile – presenta il primo libro della Collana realizzata con Rubbettino Editore “Fundraising e Comunicazione per la Politica”.
Il volume di Raffaele Picilli e Marina Ripoli, che si apre con l’introduzione del Segretario Generale di Competere.EU Roberto Race, dimostra come oggi il fundraising sia un’attività strategica per i partiti e diventi vitale per la sostenibilità finanziaria di un progetto politico data la progressiva riduzione dei rimborsi elettorali entro il 2017 e la sostituzione di questi ultimi con un sistema indiretto di finanziamento basato sul 2 per mille e sui contributi agevolati.
“Oggi i partiti politici – dichiarano il Presidente di Competere.EU Pietro Paganini e il Segretario Generale Roberto Race – devono impegnarsi per rappresentare una valida ‘opzione di investimento’ nei confronti degli elettori, e devono perciò necessariamente riacquistare credibilità parlando il linguaggio della trasparenza, nella costruzione del consenso e nella raccolta delle risorse finanziarie utili a sostenere un progetto politico”.
“Il fundraising politico non è pura e semplice raccolta fondi – dichiara il fundraiser Raffaele Picilli, coordinatore del Dipartimento sul fundraising di Competere.EU – poiché aggregando e coinvolgendo sostenitori, garantendo la fidelizzazione dei donatori/elettori, esso permette a partiti e movimenti politici di contare su basi solide e su un radicamento reale nella società. Nei partiti italiani però – prosegue Raffele Picilli – spesso manca formazione, mancano figure professionali, mancano codici etici, manca la voglia di cambiare. Mentre in Europa e negli Stati Uniti il fundraising fa spesso la differenza tra essere eletti e restare a casa”.
“Parallelamente allo svolgimento della campagna elettorale per le Europee – dichiara Marina Ripoli, esperta di comunicazione politica e fellow di Competere.EU – abbiamo visto i primi segnali di conversione della comunicazione dei principali partiti italiani verso uno scenario di raccolta fondi permanente. Non è però possibile – continua Marina Ripoli – realizzare con successo un’operazione di fundraising politico se non si recupera credibilità e fiducia agli occhi dei cittadini. Cosa non semplice, se non si agisce anche dal punto di vista della comunicazione incidendo sulla relazione tra governanti e governati, ricostruendo quel patto fiduciario oramai debole e svilito alla base della nostra democrazia”.
Il primo evento di presentazione si terrà a Roma, in collaborazione con la rivista Iter Legis e Mydonor, il 10 giugno alle ore 17 e 30 nella Sala Conferenze di RISL in via degli Uffici del Vicario, 30.
Per ulteriori informazioni:
contatti:
Ufficio stampa Rubbettino:maria.rizzo@rubbettino.it, 09686664210
Marina Ripoli: +39 349 6144904
Nota per le redazioni:
Pietro Paganini, Raffaele Picilli, Roberto Race e Marina Ripoli sono a disposizione dei media per eventuali interviste.
Segue il profilo degli autori
Raffaele Picilli fundraiser e amministratore del network nazionale di consulenti Raise the Wind, è esperto in principi e tecniche di fundraising e people raising. È l’ideatore del blog tematico Beafundraiser. Autore di pubblicazioni sul fundraising e sulle tecniche di direct mail, ha curato alcune ricerche comparative tra cui: “Fundraising e people raising per la politica – Italia/Usa/UK”. Dal 2010 è presidente del Centro Studi sul Non Profit. Dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo di EUConsult (European Association of Consultants to and about Non Profit Organizations) e coordinatore del Dipartimento sul fundraising del think tank Competere.
Marina Ripoli giornalista, esperta di comunicazione e consulente politico, ha ideato il blog Spinning Politics, oggi prima testata giornalistica online interamente dedicata alla comunicazione politica, di cui è capo redattore. Socio professionista FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana), Socio associato AICOP (Associazione italiana consulenti politici) e Fellow del think tank Competere. Dal 2013 è nel comitato organizzatore degli “Stati Generali della Comunicazione Politica”, l’appuntamento annuale dei maggiori attori della comunicazione politica.
Segue il profilo di Competere.EU
Competere.EU (www.competere.eu)
Elaborare e implementare politiche e pratiche per lo sviluppo sostenibile: questa la mission di Competere.EU, il nuovo pensatoio italiano nato con l’obiettivo di essere di supporto alla politica, alle istituzioni ed al mondo del lavoro nel favorire l’innovazione sociale e dei processi economici e il confronto tra idee.
Presidente del think tank è il docente di Business Administration alla John Cabot University Pietro Paganini mentre il Segretario Generale è il consulente di comunicazione strategica Roberto Race.
Il pensatoio si distingue dagli altri think-tank per l’approccio anglosassone, agendo contemporaneamente su tre livelli: la ricerca, attraverso la diffusione di pubblicazioni e la promozione di conferenze o seminari, l’interazione con la società civile per creare consapevolezza sulle campagne che Competere metterà in campo e il confronto con il mondo politico ed istituzionale per la costruzione di percorsi politici e legislativi condivisi.
Competere.EU si regge sull’iniziativa volontaria di individui e gruppi che condividono uno stesso modo di operare e che vogliono contribuire ad innovare il mercato attraverso prodotti e servizi nuovi, e la società attraverso iniziative sociali sostenibili.