9788849845259_15E0347_Questi_Piatto_HR (1)IN LIBRERIA “EFFETTI & SCADENZE” IL ROMANZO POSTUMO DI GIULIO QUESTI

Prima di Suburra… i germi di Roma Criminale
Un pulp metropolitano dall’indimenticato autore di
“Se sei vivo spara” e “Uomini e comandanti”

Rubbettino annuncia l’uscita del romanzo postumo di Giulio Questi, “Effetti & Scadenze”, in libreria dal 26 novembre.

Attore, regista, sceneggiatore tra i più originali del cinema italiano, intellettuale trasgressivo e anticonformista, Giulio Questi ha esordito in letteratura a 90 anni con “Uomini e comandanti” (Einaudi) e l’autobiografia sui generis “Se non ricordo male” (Rubbettino), opere subito apprezzate dai lettori e dalla critica.

A un anno dalla morte, avvenuta lo scorso 3 dicembre, Rubbettino manda in libreria il romanzo affidatogli dallo stesso Autore poco tempo prima di lasciarci.

“Effetti & Scadenze” è un pulp metropolitano ambientato nella Roma degli anni ’90. Potrebbe sembrare il “prequel” del libro/film Suburra, scritto sulla scia del successo di quest’ultimo, o comunque ispirato dalle cronache più recenti di “Mafia Capitale”, se non fosse invece che è stato immaginato e scritto in presa diretta all’epoca dei fatti. A narrarci la genesi di Effetti & Scadenze è lo stesso Giulio Questi nella sua autobiografia.

Ed è nella “città di mezzo”, in quella Roma in bilico tra centro e periferia, che si svolge la vicenda. Qui Rino, figlio di usuraio, ex parà, quasi predestinato alla professione di cravattaro, non sopporta il ruolo marginale che gli è stato assegnato nelle quotidiane attività di riscossione per conto della Finanziaria Argos, nome pulito in calce alle cambiali dietro le quali si cela la condanna di disgraziati debitori che annaspano nel fango e nelle sabbie mobili dell’usura.

L’edonismo impera. Rispettabili professionisti o esagitati scagnozzi, mogli annoiate o giovani amanti, sono tutti alla ricerca del prestigio e del successo, persi nella folle e disperata ostentazione di un nome, di una professione, di un deposito bancario.

Ogni singolo personaggio è la personificazione di crisi identitarie, manie, ansie, deliri, estraniazioni pericolose, effetti di una drammatica omologazione sociale. Il ritmo è serrato: soldi e ancora soldi, interessi esigiti e debiti accumulati. Tutti rincorrono qualcosa e tra una scadenza e l’altra l’umana ragione va smarrendosi.  Tra le voci effetti & scadenze  di questo tragico bilancio aziendale, lupi e agnelli, vittime e carnefici, usurai e debitori lottano addentandosi con cupidigia insaziabile.

IL LIBRO DI GIULIO QUESTI “EFFETTI E SCADENZE” VERRA’ PRESENTATO IL PROSSIMO 2 DICEMBRE ALLE ORE 20,30 PRESSO IL CINEMA AZZURRO SCIPIONI (VIA DEGLI SCIPIONI 82 – ROMA) CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DELL’ATTORE FABRIZIO FERRACANE CHE LEGGERA’ ALCUNI BRANI TRATTI DAL LIBRO.

La genesi di “Effetti & scadenze” raccontata da Giulio Questi in “Se non ricordo male” (Rubbettino)

Pescarolo (Leo Pescarolo, produttore cinematografico NdR) mi ha detto: «Voglio fare un film con te. Perché non scrivi una bella storia forte sull’usura che da un po’ di tempo è un argomento che sta su tutti i giornali?». Ho accettato con entusiasmo. Ho buttato giù uno scalettone sulla cui base, con la collaborazione di Berto Pelosso, ho scritto una sceneggiatura molto forte, pulp, ambientata nel mondo duro dell’usura con un collegamento al mondo del cinema. Il titolo: All’inferno coi soldi!. Ma Pescarolo non sembrava soddisfatto, continuava a suggerire cambiamenti. Ho scritto una seconda versione e poi una terza, sempre con le critiche di Pescarolo, al punto chemi è venuta la convinzione che volesse prendere tempo in attesa di trovare un distributore con relativo anticipo di finanziamento. E intanto mi faceva lavorare a vuoto! È finita con una terribile litigata e con la rottura di ogni rapporto. Avevo buttato via un anno di lavoro e non ero nemmeno pagato… Peccato! Il mio era un film tutto racconto, che travolgeva molti schemi… Dopo un po’ di tempo, sbollita la rabbia, ho ripreso in mano il copione e mi sono detto: «Questo è un bellissimo romanzo pulp, di quelli forti». Ricominciando da capo, mi sono messo al lavoro e l’ho scritto in alcunimesi come racconto-romanzo. Gli ho dato un nuovo titolo, Effetti e scadenze. Si fa leggere piuttosto bene perché alla base c’è il montaggio di una sceneggiatura a dettare i ritmi del racconto. Anche questo l’ho stampato da solo. Sono un po’ infantile: a me i libri piacciono, il computer mi piace, riuscire a fare un libro con ilmio computer è il massimo della soddisfazione. Ne faccio qualche copia e dico: «Ecco il mio libro!». Il libro ce l’ho e poi lo presto per farlo leggere. Non ho mai perseguito lo status dell’autore di mestiere, mai, né nel cinema né nello scrivere. Non chiedetemi il perché, non lo so. O forse sì: far parte di uno status sociale, in cui una conclamata professione fatalmente mi recinge, mi soffoca e mi deprime.